Trapani 10 Maggio alle ore 10:00
al Teatro Provinciale Tito Marrone (lungomare Dante Aligheri)
per la regia di Monica Felloni andrà in scena uno spettacolo teatrale in ricordo di Mons. Antonio Campanile dal titolo
“il fiore, l’acqua e il bambino”
ingresso gratuito
TRAMA:
Animati dalla convinzione che il binomio ricchezza/opportunità sia la vera essenza della diversità, e che l’educazione sia lo strumento per dimostrarlo, la Fondazione Auxilium dal 1968 si adopera per offrire una possibilità a ragazzi e ragazze più bisognosi e toccati dalla sventura.
Ancora oggi, sotto lo sguardo premuroso di Mons. Francesco Miccichè Vescovo di Trapani, Presidente della Fondazione, l’IMPP promuove attività volte ad offrire opportunità di incontro e di crescita. In quest’ottica, il progetto formativo che ha come obiettivo proprio quello di sdoganare il concetto classico di diversità, offrendo ai propri ospiti ed ai propri operatori la possibilità di vivere un’esperienza di teatro unica nel suo genere.
Operatori ed ospiti, liberandosi da ogni “dogma sociale” e da ogni “dogma teatrale”, hanno intrapreso un percorso di vita, di conoscenza reciproca, partendo dall’opportunità di poter godere liberamente dell’insegnamento che le loro diversità offrono l’uno all’altro. Il progetto ha offerto la possibilità ad ogni partecipante di poter esprimere e condividere il proprio modo d’essere, il proprio modo di stare nel mondo, la propria unicità, condividendo l’idea, il sogno di realizzare oltre, che uno strumento riabilitativo, un modello di convivenza sociale dinamico e costruttivo in cui l’elemento che unisce ogni singola dinamica relazionale è proprio la diversità…
ATTORI:
Il progetto vede coinvolti 13 ragazzi, di età compresa tra i 7 e i 16 anni, di cui 11 presentano una comunicazione verbale gravemente deficitaria, in alcuni casi del tutto assente, tra questi 6 sono affetti da disturbo pervasivo dello sviluppo, 3 da ritardo mentale grave, 2 da ritardo mentale medio; gli altri 2 sono bambini che presentano solo ritardo psicomotorio e del linguaggio ed ipercinesia. Il gruppo di lavoro è costituito da tre educatori/assistenti, da un pedagogista, da un medico NPI, da un attore professionista, da un regista e da un direttore artistico.
Le attività svolte durante il percorso laboratoriale stimolano le seguenti aree-abilità:
- comunicazione,
- abilità sociali,
- affettività,
- abilità cognitive: attenzione e memoria,
- abilità grosso-motorie, di coordinazione e di imitazione.
LABORATORIO IN MIX GROUP
Il Laboratorio Teatrale in Mix Group, condotto dall’associazione Neon Teatro, promuove in modo globale lo sviluppo delle personalità di ciascuno.
E’ il luogo idoneo nel quale l’individuo esplora, inventa, progetta concretamente maturando la necessità di esprimersi, comunicare, conoscere.
Fare teatro è attivare i canali della comunicazione ad uno ad uno, e tutti insieme, in continua interazione e in reciproca integrazione, evocando immagini, scomponendole e ricomponendole in un processo di scoperta “dell’io creativo”. Dalla ricerca attraverso i linguaggi del teatro, nascono segni nuovi profondamente radicati in un sentire e agire comune, in cui ogni diversità viene riconosciuta come valore che in quanto tale accresce il valore degli altri. L’esperienza del laboratorio punta a diventare un utile momento di interazione tra persone “diverse”, oltre che un utile strumento di conoscenza di sé”.
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TRAMA:
Animati dalla convinzione che il binomio ricchezza/opportunità sia la vera
essenza della diversità, e che l’educazione sia lo strumento per
dimostrarlo, la Fondazione Auxilium dal 1968 si adopera per offrire una
possibilità a ragazzi e ragazze più bisognosi e toccati dalla sventura.
Ancora oggi, sotto lo sguardo premuroso di Mons. Francesco Miccichè Vescovo
di Trapani, Presidente della Fondazione, l’IMPP promuove attività volte ad
offrire opportunità di incontro e di crescita. In quest’ottica, il progetto
formativo che ha come obiettivo proprio quello di sdoganare il concetto
classico di diversità, offrendo ai propri ospiti ed ai propri operatori la
possibilità di vivere un’esperienza di teatro unica nel suo genere.
Operatori ed ospiti, liberandosi da ogni “dogma sociale” e da ogni “dogma
teatrale”, hanno intrapreso un percorso di vita, di conoscenza reciproca,
partendo dall’opportunità di poter godere liberamente dell’insegnamento che
le loro diversità offrono l’uno all’altro. Il progetto ha offerto la
possibilità ad ogni partecipante di poter esprimere e condividere il proprio
modo d’essere, il proprio modo di stare nel mondo, la propria unicità,
condividendo l’idea, il sogno di realizzare oltre, che uno strumento
riabilitativo, un modello di convivenza sociale dinamico e costruttivo in
cui l’elemento che unisce ogni singola dinamica relazionale è proprio la
diversità…
ATTORI:
Il progetto vede coinvolti 13 ragazzi, di età compresa tra i 7 e i 16 anni,
di cui 11 presentano una comunicazione verbale gravemente deficitaria, in
alcuni casi del tutto assente, tra questi 6 sono affetti da disturbo
pervasivo dello sviluppo, 3 da ritardo mentale grave, 2 da ritardo mentale
medio; gli altri 2 sono bambini che presentano solo ritardo psicomotorio e
del linguaggio ed ipercinesia. Il gruppo di lavoro è costituito da tre
educatori/assistenti, da un pedagogista, da un medico NPI, da un attore
professionista, da un regista e da un direttore artistico.
Le attività svolte durante il percorso laboratoriale stimolano le seguenti
aree-abilità:
• comunicazione,
• abilità sociali,
• affettività,
• abilità cognitive: attenzione e memoria, • abilità grosso-motorie, di
coordinazione e di imitazione.
LABORATORIO IN MIX GROUP
Il Laboratorio Teatrale in Mix Group, condotto dall’associazione Neon
Teatro, promuove in modo globale lo sviluppo delle personalità di ciascuno.
E’ il luogo idoneo nel quale l’individuo esplora, inventa, progetta
concretamente maturando la necessità di esprimersi, comunicare, conoscere.
Fare teatro è attivare i canali della comunicazione ad uno ad uno, e tutti
insieme, in continua interazione e in reciproca integrazione, evocando
immagini, scomponendole e ricomponendole in un processo di scoperta “dell’io
creativo”. Dalla ricerca attraverso i linguaggi del teatro, nascono segni
nuovi profondamente radicati in un sentire e agire comune, in cui ogni
diversità viene riconosciuta come valore che in quanto tale accresce il
valore degli altri. L’esperienza del laboratorio punta a diventare un utile
momento di interazione tra persone “diverse”, oltre che un utile strumento
di conoscenza di sé”.